Fondamentali di tattica

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SwitchClaymore
view post Posted on 25/9/2012, 10:54




TATTICHE DI ATTACCO

Le tattiche di attacco sono, ovviamente, relative al tipo di obiettivo che si deve affrontare, quindi la condizione ottimale per portare un attacco ad una postazione è di riuscire a fare una acquisizione obiettivo, ovvero uno studio delle difese svolto in occultamento, prima di lanciare l’attacco. Ove questo non fosse possibile, si devono preparare preventivamente, in fase di allenamento, degli schemi di attacco su diverse ipotesi di strutture difensive.
In caso di strutture difensive con ampio raggio visuale e con bunker posti in posizione angolare potrebbe essere indicato un attacco sulla linea diagonale con una alta concentrazione di fuoco su una singola postazione per volta, in modo da sfondare le difese in un punto ed usare le stesse difese a proprio vantaggio, invece nel caso la difesa sia composta da più postazioni in linea, a causa della loro possibilità di incrociare il fuoco sul fronte, dovrebbero essere attaccate dal lato, mentre alcuni elementi dotati da una buona gittata dovrebbero tenere occupate le difese su un altro lato. Ovviamente però queste indicazioni sono molto generiche, ma insieme a tante altre, possono dare al caposquadra delle idee su come prendere ogni obiettivo gli si presenti.

TATTICHE DI DIFESA

La difesa di una postazione può essere molto più difficile di quanto non possa sembrare, infatti posizionare un bunker nel posto sbagliato può essere l’equivalente di tenere una porta aperta all’avversario. Oltre a questo è da considerare il tipo di difesa che si può fare, secondo le regole impostate prima dell’inizio del gioco, ossia se la difesa prevede il movimento dei difensori e, in caso affermativo, il raggio di movimento, oppure se è prevista la difesa attiva, cioè la possibilità per i membri della difesa, di aggirare l’avversario per colpirlo alle spalle. In linea di massima, comunque, le postazioni difensive devono essere disposte tenendo conto della conformazione del terreno e delle possibili linee di attacco, cercando di mantenere una copertura reciproca tra le postazioni e devono consentire, a chi è nella postazione, una rapida ritirata in caso di emergenza. Oltre a tutto questo è necessario considerare anche il tipo di ASG disponibili: le ASG con la maggior potenza di fuoco dovrebbero essere poste ove il settore di tiro sia abbastanza ampio e lungo per sfruttare al massimo tali caratteristiche, invece le ASG corte o, comunque, con limitata capacità di saturazione devono essere utilizzate egli spazi ristretti a ridosso dell’obiettivo, dove la sorpresa possa dare il massimo vantaggio contro l’avversario.

TATTICHE E FORMAZIONI DI MOVIMENTO

Nel movimento della pattuglia, la conformazione del terreno, la tipologia della missione o il numero stesso dei omponenti che ne fanno parte, rappresentano elementi che possono richiedere la modifica dello schieramento degli uomini impegnati.
Le formazioni più utilizzate sono la COLONNA, la DOPPIA COLONNA, Il CUNEO (o a V), il DIAMANTE, la V rovescia, la LINEA, la ECHELON DESTRA E SINISTRA. Per quello che è la mia esperienza di comando le più usate sono la COLONNA, la DOPPIA COLONNA, il CUNEO, il DIAMANTE e la LINEA.

- FORMAZIONE A COLONNA
> Utilizzata negli spostamenti lungo bordi o in spazi relativamente stretti, è la più usata nei boschi. Il problema di questo tipo di formazione è la comunicazione, la scarsa potenza di fuoco esprimibile nelle direzioni di testa e di coda e la difficoltà di copertura. A favore di questa formazione c’è l’agilità, la possibilità di marciare in condizioni di scarsa visibilità senza perdere il contatto. In questa formazione il caposquadra è, solitamente, in posizione 3. La doppia colonna è una variante ed è utilizzata su strade o su radure per mantenere il controllo di entrambe i lati, tuttavia rimane molto esposta al fuoco nemico.

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- FORMAZIONE A CUNEO, O A V
> La formazione a cuneo è una formazione d’attacco con che viene usata in diverse condizioni, solitamente quando c’è un certo spazio di manovra ed è necessario controllare il percorso. Quando, ad esempio si marcia con un fosso su un lato ed il boschivo dall’altra, la formazione a cuneo consente di controllare i fianchi meglio della formazione a colonna, consentendo alle ali di trovarsi avvantaggiate per contrastare eventuali attacchi sui fianchi. Come la formazione in linea, è utile nel caso non si voglia rischiare di lasciar dietro qualche “dormiente” (cecchini nascosti che lasciano passare la pattuglia per poterla attaccare alle spalle). Nel caso cui sono prevedibili attacchi sul retro della pattuglia, può essere utilizzata la formazione a DIAMANTE, ovvero una formazione nella quale i componenti della pattuglia sono disposti su una circonferenza.

wedge

- FORMAZIONE IN LINEA
> Questa formazione può essere utilizzata nel caso di ampi spazi di manovra ed in fase di attacco. Può essere anche utilizzata per la ricerca di waypoint o tracce. Garantisce la massima potenza di fuoco su un obiettivo e, al contempo, da la possibilità alle ali di sganciarsi rapidamente per attaccare sui fianchi. Quando è necessario attaccare in campo aperto una postazione la formazione in linea è essenziale per evitare che una unica raffica possa eliminare più giocatori e per mantenere sempre sotto copertura il bersaglio facendo avanzare a fasi alterne le coppie o gli uomini (es. 1-3-5-7 fanno coperura e 2-4-6-8 scattano avanti fino a prendere posizione di copertura per consentire l’avanzamento dei dispari). Le formazioni del tipo “Echelon” destra e sinistra (linea diagonale nel senso di marcia) sono delle varianti della linea.

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IL PATTUGLIAMENTO

Nel gioco del softair la pattuglia è formata da un complesso di forze limitato e variabile, costituito per assolvere ad uno specifico compito operativo o tecnico. Le pattuglie si classificano in: esplorative: raccolgono informazioni e agiscono furtivamente, evitando il combattimento e il contatto con il nemico tranne che per l’autodifesa; di sicurezza: avvisano degli spostamenti degli avversdari e impedisono o sconvolgono i tentativi di infiltrazione della parte “nemica”; offensive: eseguono incursioni, tendono imboscate e negano la libertà di azione degli avversari.
I principali compiti dei componenti della pattuglia sono: comandante (team leader): dirige e coordina tutte le attività della pattuglia; navigatore o cartografo (navigator): collabora con il comandante nella scelta degli itinerari sfruttando il materiale cartografico e la sua esperienza; scout (point man): hanno il compito di anticipare tutta la pattuglia per garantirne la sicurezza in movimento; mitragliere (heavy gun): il mitragliere, di solito armato con una mitragliatrici (tipo minimi) fornisce il supporto di fuoco al movimento degli altri operatori; gruppo d’appoggio (support group): garantiscono l’incolumità della pattuglia da imboscate laterali, difendono il comandante e il navigatore, danno appoggio alle estremità in caso di attacco; sicurezza (security): sorvegliano la coda della pattuglia, pronti a garantire una fuga in caso di attacco da dietro; ali (wings): questo ruolo può essere svolto da qualunque membro della squadra; il loro compito è quello di staccarsi dal corpo centrale della pattuglia ed agirare sui fianchi gli avversari; altri ruoli possono essere: operatore radio, operatore medico.
 
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